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Dettaglio attività Monastero Trappiste di Vitorchiano

Monastero Trappiste di Vitorchiano

Via della Stazione 23 - Vitorchiano - VT - 01030
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Tel: 0761 370017 - Richiedi informazioni

Visita il sito: www.trappistevitorchiano.it

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Descrizione dell'azienda

Siamo una comunità dell’Ordine Cistercense della
Stretta Osservanza (meglio conosciuto come Ordine
Trappista) e apparteniamo a quel movimento
monastico che dal sesto secolo, seguendo la Regola
di San Benedetto, evangelizzò e promosse lo
sviluppo dell’intera Europa. L’Ordine Cistercense
nacque nel 1098, a Cîteaux (Francia), dove alcuni
monaci di Molesme (abbazia benedettina) vollero
costruire un nuovo monastero per impegnarsi a
vivere con più autenticità e purezza la Regola di
san Benedetto.
S. Roberto, S. Alberico, S. Stefano ne furono i
fondatori e i primi abati.

Novità via RSS

Professione solenne di Sr. Maria Stella Criscione

Nella solennità della dedicazione della nostra Chiesa, la nostra sorella Suor Maria Stella ha emesso i voti solenni durante la celebrazione dell'Eucaristia presieduta dal nostro Padre Immediato Dom Loris. La grazia di questo giorno accompagni sempre il cammino di Suor Maria Stella, perchè, insieme a tutte noi, viva nella gratitudine per il dono della vocazione ricevuta e per la fedeltà del Signore alla nostra vita.

 
Ritiro per ragazze dai 20 ai 35 anni

Dal 29 agosto al 2 settembre, presso il nostro monastero, ritiro per ragazze dai 20 ai 35 anni.

5 Giorni di incontro con la persona di Cristo attraverso l'ascolto della Parola di Dio, la preghiera, il lavoro nei campi e incontri.

Per informazioni e iscrizioni: Trappiste di Vitorchiano, vitorchiano.iscrizioni@gmail.com. Iscrizioni entro il 13 agosto.

 
Voto di stabilità di Md. Geltrude Filindeu

Oggi, nella solennità della natività di san Giovanni Battista, la nostra Md. Geltrude ha emesso il suo voto di stabilità nella nostra comunità.

Md. Geltrude, ormai ottantanovenne, fu la prima giovane ad entrare nel monastero di Vitorchiano appena costruito per accogliere la nostra comunità che risiedeva a Grottaferrata. Veniva dalla Sardegna, da Orgosolo, terra di caratteri volitivi e forti. Dopo la formazione iniziale e la professione, fu inviata, insieme ad altre sorelle a fondare Valserena in Toscana nel 1968. Ancora una volta fu scelta per la nuova fondazione di Valserena in Angola. In Africa, nel lungo periodo di guerra civile in Angola, ha trascorso la maggior parte (40 anni) dei suoi anni di vita monastica facendo del bene ovunque con l'intraprendenza di una mente pratica e un cuore colmo di carità verso i più deboli e bisognosi. In questo periodo fu anche insignita, dall'allora presidente Napolitano, della medaglia di cavaliere della Repubblica italiana per la sua opera, come cittadina italiana, in un paese straniero.

Ora il Signore le ha rivolto forse la richiesta più difficile: lasciare definitivamente la sua amata Africa e tornare al luogo della sua prima professione. Accogliendo la volontà del Signore, con gratitudine per tutto quanto ha vissuto, riabbraccia la sua comunità di origine e da lei è riabbracciata.

 
50? di professione monastica di Md. M.Paola

La nostra cara Md. M. Paola, che è stata nostra Priora per lunghissimi anni, oggi festeggia il suo 50° di professione. Davanti all'altare ha rinnovato i suoi voti durante la S. Messa celebrata dal nostro padre Immediato, dom Loris, abate di Frattocchie. Dopo la messa tutte noi le abbiamo espresso la nostra gioia e la nostra gratitudine con una piccola festa in cui abbiamo ricordato i suoi tanti servizi alla comunità e alle nostre fondazioni e la sua testimonianza di abbandono e di offerta che oggi più che mai ci offre. Abbiamo ricordato con lei anche la sua "gemella di professione", sr. Rosangela che oggi festeggia il 50° nella comunità di Matutum, nostra casa-figlia nelle Filippine, di cui è una fondatrice.

 
Partenza di sr. Mariangel per S. Maria alle Acque Salvie

Oggi anche l'ultimo membro della piccola comunità della nostra Casa-Annessa raggiunge Le Tre Fontane.

Sr. Mariangel è monaca professa della trappa nata in Nicaragua (Juigalpa) dalla nostra casa-figlia Hinojo (Argentina). Da alcuni anni sr. Mariangel vive a Quilvo (Cile), la nostra terza casa-figlia, dove ha sentito la chiamata ad offrirsi come membro della nuova Casa-Annessa che stava nascendo con il contributo spirituale e materiale di tutte le nostre case-figlie sparse nel mondo.

Le 4 sorelle presenti a S. Maria alle Acque Salvie hanno già iniziato a collaborare con i nostri fratelli monaci delle Tre Fontane soprattutto nel campo della Liturgia che ora celebrano insieme nella grande chiesa abbaziale e ad occuparsi della chiesa del martirio di S. Paolo, adiacente al monastero.

Nella foto sr. Mariangel riceve la benedizione dalla badessa Md. Rosaria, prima della partenza per la nuova vita a S. Maria alle Acque Salvie. Questo rito di benedizione viene celebrato ogni volta che una sorella parte per iniziare una nuova fondazione o per un lungo viaggio che la obbliga ad una lunga assenza dalla comunità per un servizio all'Ordine.

 
Professione solenne di sr. M. Rita Castiglioni

Nella solennità di Pentecoste, la nostra sorella M. Rita ha emesso i voti solenni durante la Celebrazione Eucaristica presieduta da S. E. mons. Marcello Bartolucci. Con l'allentamento delle restrizioni per il Covid, hanno potuto partecipare e condividere la nostra gioia numerosi famigliari e amici anche se una parte di essi hanno potuto seguire la diretta-video solo da una cappella adiacente la chiesa.

Ringraziamo ancora Dio per la misericordia con cui sempre ci accompagna e che ci ha donato quest'anno così numerose professioni solenni.

 
Partenza di sr. Vera per S. Maria alle Acque Salvie

Oggi sr. Vera raggiunge le altre tre sorelle che compongono la piccola comunità di S. Maria alle Acque Salvie, presso il monastero trappista maschile delle Tre Fontane a Roma. Sr. Vera proviene dalla nostra casa-figlia delle Filippine (Matutum) e ne è una delle fondatrici. Ora una nuova chiamata la riconduce in Italia per una nuova missione alle Acque Salvie. La comunità delle Acque Salvie non è una fondazione ma una Casa Annessa della nostra comunità e nasce con il contributo di tutte le nostre case-figlie, spiritualmente o materialmente o inviando una monaca per la nuova comunità.

 
Inizio della Casa Annessa S. Maria alle Acque Salvie

22 aprile 2021

Beata Maria Gabriella

Inizio della Casa Annessa S. Maria alle Acque Salvie (Roma).

Di seguito le parole di Md. Rosaria, Badessa di Vitorchiano, in occasione della partenza del primo nucleo: md. Martha superiora nominata, sr. Renza, sr. Daniela.

Oggi con la protezione della Beata Maria Gabriella si parte per dare inizio alla Casa Annessa alle Acque Salvie (presso il monastero delle Tre Fontane, Roma ndr.).

Il luogo dove andiamo è un luogo benedetto, particolarmente caro a noi cistercensi.

Il monastero delle Tre Fontane fu dato a San Bernardo da Papa Innocenzo II intorno al 1140. Nel 1138 San Bernardo ebbe lì la visione delle anime del Purgatorio che salivano al Cielo condotte dagli Angeli da cui viene il nome di “Santa Maria Scala Cœli” della chiesa che si trova accanto alla chiesa abbaziale.

Terra cistercense quindi, terra visitata dalla Madonna, che lì vicino si è mostrata come Vergine della Rivelazione, ma prima ancora terra di martiri: infatti non solo il grande San Paolo ha versato lì il suo sangue, ma nello stesso luogo, circa 2 secoli dopo, più di 10.000 soldati cristiani furono uccisi, perché preferirono il sacrificio della vita pur di non rinnegare Cristo.

La parola sacrificio per Cristo è quindi la prima parola che ci viene da questo luogo.

Anche a noi oggi è chiesto un sacrificio: innanzitutto è chiesto alle 5 sorelle che formeranno la comunità delle Acque Salvie, ma anche alle nostre comunità, perché sappiamo cosa abbia significato per Gedono (Monastero in Indonesia, ndr.) salutare md. Martha (badessa emerita, ndr.), per Valserena (Monastero in Toscana, ndr.) lasciare partire Renza, per Matutum (Monastero nelle Filippine, ndr.) Vera, per noi la nostra Daniela e immagino che anche per le sorelle di Quilvo (Monastero in Cile, ndr.) non sarà facile lasciare partire Mariangel.

Ma che cosa rende non solo possibile, ma anche lieto il sacrificio? Mi sembra che due siano le dimensioni interiori che rendono lieto il sacrificio. Una dimensione, più femminile, è la disponibilità, l’apertura umile e passiva, di chi lascia disporre di sé e non si sente degna, anzi si sente onorata d’esser chiamata a servire il disegno di Dio. La Beata Maria Gabriella è un segno luminoso di questa disponibilità sponsale, che si accompagna in lei anche alla seconda dimensione: la fierezza vigorosa ed attiva, di chi impegna tutto sé stesso fino in fondo per l’Amore che ci ha amati e ha dato sé stesso per noi. Quel vigore che nasce dalla coscienza della propria debolezza e che fa dire a San Paolo: “ciò che poteva essere per me un guadagno lo considero come spazzatura, al fine di guadagnare Cristo”(Fil 3,8). E lo vediamo affrontare i pericoli del mare, le prigionie … in questo tempo pasquale la testimonianza sua e della Chiesa degli inizi inietta anche nel nostro povero e languido sangue questa energia. Ecco, la letizia del sacrificio ha queste due dimensioni profonde e connesse: non c’è l’una senza l’altra.

E la vediamo nei martiri, nella Beata Gabriella, la vediamo in tutti i Santi che in maniere diverse hanno vissuto il dono di sé: solo la carità, solo l’amore a Cristo e ai fratelli può rendere lieto il sacrificio. Infatti il sacrificio se non è gioioso, ma è solo sopportato, diventa forzato e al fondo sterile.

All’inizio di questo progetto della Casa Annessa delle Acque Salvie c’è un desiderio di vita: che la comunità dei fratelli delle Tre Fontane viva.

Questo è lo scopo di questo progetto così nuovo e per tanti aspetti ancora indefinito. Da questo desiderio si è messa in moto in questi anni tutta una ricerca e una serie di tentativi che, a poco a poco, ci hanno portate a questa ipotesi della Casa Annessa.

Anche se la responsabilità è assunta da Vitorchiano, questo progetto nasce da una collaborazione. Da sole non saremmo state capaci e certo non ne avremmo avuto le forze, ma la comunione tra le case della nostra filiazione ci ha aperte ad un ascolto dei segni che mano a mano il Signore dava.

La seconda parola è dunque ascolto. Dobbiamo restare dentro un ascolto, perché la novità dell’impresa non ci permette di fare progetti, dobbiamo restare aperte a quello che lo Spirito ci indicherà, dentro una collaborazione tra noi e con i fratelli e dentro una tensione comune alla vita e una disponibilità.

La terza parola è gratuità. Nell’esperienza che abbiamo fatto con le nostre fondazioni abbiamo visto come ogni nuovo inizio richieda la gratuità del dono di sé, ma questa impresa delle Acque Salvie richiede ancora di più una libertà dall’esito. Non sappiamo se questo tentativo riuscirà, non sappiamo quanto durerà, nessuna delle 5 sorelle poteva immaginare che la propria vocazione l’avrebbe portata a questo. Questa chiamata alle Acque Salvie giunge per ognuna di voi 5 in un momento preciso della sua storia e del suo cammino e, nella misura in cui l’accoglierete come approfondimento della vocazione, sarà fermento di vita.

Che Dio lo voglia e che la comunità maschile possa rivivere. Questo è lo scopo del vostro dare la vita: che altri vivano.

In tutto questo ci è di esempio la Beata M. Gabriella:

- per lei tutta la vita è stata approfondimento della vocazione ricevuta anche se questo è avvenuto in maniera diversa da come forse immaginava.

- Il suo sacrificio è stato lieto: “Ho fatto un grande atto di abbandono nelle mani del Signore e il cuore e l’anima mia si sono trovati immersi in una profonda pace, in grande letizia”.

- Ha dato la sua vita per amore all’unità e oggi intercede in maniera particolare per la causa della vita, sia ottenendo il dono dei figli per tanti sposi che li desiderano, sia donandoci nuove vocazioni. Unità e vita sono proprio le due grandi sfide di questa collaborazione tra noi e con i fratelli.

Questa è l’eredità che ci è stata consegnata, questa è la missione che tutta la filiazione vi affida.

Per tutte voi c’è una lotta nel pronunciare questo sì, ma è proprio questo il combattimento della fede, il combattimento che edifica dall’interno noi stesse e la Chiesa.

La beata M. Gabriella non aveva un progetto, un’idea particolare di santità, si sarebbe spaventata se qualcuno le avesse prospettato il futuro che l’attendeva.

Ha ricevuto la sua vocazione particolare restando in un’appartenenza, una verità, una disponibilità, un abbandono. È questo che le ha permesso di rispondere alla domanda più precisa di un dono di sé.

Per custodire veramente la vita bisogna darla, e molto concretamente … Infatti, l’amore in astratto non avrà mai forza nel mondo, se non affonda le sue radici nella comunità concreta.

Oggi quindi nell’inviarvi, vi diciamo già grazie e vi affidiamo all’intercessione della Madonna, della Beata M. Gabriella e dei tanti Santi legati alle Tre Fontane, perché il vostro e nostro dono sia lieto e fruttuoso per il bene dei fratelli, nostro e di tutta la Chiesa.

 
Professione solenne di sr. M. Claudia

Nel giorno della Divina Misericordia la nostra sr. M. Claudia ha emesso i suoi voti solenni durante la Celebrazione Eucaristica. Ha presieduto la concelebrazione il nostro Padre Immadiato dom Loris.

Sr. M. Claudia non ha avuto la gioia di poter avere accanto a sé in persona i propri genitori malati di Covid ma è stato possibile per loro collegarsi e seguire in streaming tutta la celebrazione. Erano comunque presenti le sue sorelle e alcuni amici. Accompagniamo la nostra sorella in questo suo totale dono di sé vissuto con tanta serenità e abbandono anche all'interno di questa prova della morte per Covid, pochi giorni prima, della sua amata nonna e della grave malattia dei suoi genitori ed è stato commovente sapere che il giorno stesso della sua professione il papà sarebbe stato dimesso dall'ospedale. Rendiamo grazie a Dio!

 
Professione solenne di sr. M. Sofia

Nella luminosa solennità dell'Annunciazione, la nostra sorella M. Sofia ha emesso i suoi voti solenni. La solenne celebrazione è stata presieduta da dom Loris, nostro Padre Immediato. Essendo ancora vietati gli spostamenti tra le Regioni (causa emergenza Covid) e potendo accogliere ora nella nostra cappella solo un numero limitato di fedeli, non tutti i famigliari e amici di sr. M. Sofia hanno potuto essere presenti. La grazia di questo giorno in cui il "sì" di M. Sofia si unisce a quello della B. Vergine Maria, ha comunque potuto, certamente, raggiungere tutti. Auguriamo a sr. M. Sofia di poter sempre più incarnare il mandato ricevuto in questo giorno e cioè di essere apostola nascosta e feconda del Regno di Dio.

 

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Elenco Tag: monastero trappiste vitorchiano



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